Artista italiano, nato a Ragusa (1981), con un’esperienza nel campo dell’arte che ha già raggiunto i venti anni, Alberto Criscione ha coltivato fin da bambino una predilezione per le arti visive. Il suo percorso formativo è iniziato con il padre, Giuseppe, da cui ha appreso i rudimenti della scultura, ed è proseguito nei suoi viaggi in giro per l’Italia e in Danimarca, apprendendo tecniche innovative nel campo della ceramica sperimentale: grès, raku, porcellana, ingobbi.. Il suo peregrinare ha trovato pace a Palermo, in cui ha trovato nuove contaminazioni artistiche, prima con Angela Di Blasi, con cui ha collaborato nella creazione di e poi con il maestro Salvatore Rizzuti, da cui ha assorbito le tecniche di scultura del legno e di lavorazione della resina. Negli ultimi cinque anni ha affinato il suo linguaggio personale, creando un segno distintivo unico e riconoscibile.
La sua ricerca gira intorno all’essere umano, attingendo alle immagini dell’era arcaica e dell’epoca classica, trasformandole e caricandole di un umorismo noir, ma anche di un bisogno di trascendenza. Il suo stile può apparire dissacratore verso il mito, ma ciò che tenta di demolire è il consolidamento delle convinzioni dell’uomo contemporaneo per creare nuove visioni, nuove domande, un nuovo territorio del Sacro.