
Camminando in questa vita, prima o poi arriva il momento in cui decidi di rinnovare il guardaroba, cioè fare spazio a nuove cose. Quel momento è anche quello in cui ci si rende conto di ciò che si sta lasciando dietro, quasi mai senza un pizzico di nostalgia, ma comunque consolati dal fatto che si può proseguire la nostra strada, consapevoli di avere un bagaglio d’esperienza su cui fare affidamento. È con questo stato d’animo che ho realizzato questa scultura, Giotto e Cimabue, commissionatami da un cliente di Napoli… Read More

(tratto dal Corriere della Sera)
Scusate l’entusiasmo, ma la storia che vi raccontiamo stavolta è diversa. Intanto perché in tempi come questi, in cui le serrande si abbassano sotto i colpi della crisi, se un artigiano apre c’è di che gioire. Poi, perché a Certaldo si è visto fare qualcosa di concreto per l’artigianato “Novelle di Creta”, la bottega di sculture di Alberto Criscione da Ragusa, appena inaugurata, è stata supportata dagli addetti del municipio, salutata dall’assessore al turismo e da un invito esteso a tutta la cittadinanza.

Intervista
Arte e riuso creativo, eco sostenibilità, educazione ambientale, sono solo alcune delle “parole chiave” che orientano in questi ultimi anni artisti e designer verso il recupero di rifiuti e materiali di scarto. Una necessità che diventa virtù? Oppure una sfida al servizio della creatività? Il fenomeno del riuso creativo è esploso in Europa, e non solo, con effetti sensazionali sul web: siti, blog, e-commerce, eventi che contano un seguito di persone in numeri sempre crescenti.

Alberto da questa terra ha saputo cogliere la luce e quell’atmosfera che si respira in questa zona d’Italia. Crescendo sin da piccolo nell’atelier del padre, alcune volte come tutti i bambini disturbandolo mentre lavorava con concentrazione e pazienza alle sue opere, ha di fatto maturato verso tale materia non un’avversità ma una passione, tanto che con grande tenacia ed amore oggi lo affianca in questo affascinante lavoro.
Giuseppe è stato dispensatore di suggerimenti, consigli ed indicazioni che solo un padre sa dare al proprio figlio; i due scultori in alcune occasioni hanno voluto lavorare insieme, modellando a quattro mani la creta in composizioni particolari, come nella Via Crucis installata presso la Chiesa di S.Pietro a Ragusa. Particolarmente suggestiva è la formella in cui Alberto ha rappresentato il momento straziante in cui Cristo viene inchiodato alla croce: l’urlo di dolore emanato dal Cristo sembra uscire e materializzarsi dalla stessa terracotta e penetrare nelle nostre coscienze in modo devastante.
Non si pensi che Alberto sia clone del padre. La tecnica è simile, ma l’interpretazione e la visione complessiva che questo giovane artista ha, è assai diversa. Guardando queste figure si nota un nuovo taglio, la ricerca di una forma che si stacchi e dia una veste nuova alle sue creazioni.
Pier Luigi Bombelli
tratto dalla rivista “IL PRESEPIO” mensile dell’Associazione Italiana Amici del Presepio n.222 del giugno 2010

(testo di Germana Riccioli)
Il processo creativo di Alberto Criscione trasforma la visione dapprima in disegno e poi in scultura: dalla bidimensionalità del bozzetto l’artista estrae la forma plasmandola, per poi ricercare la sua vera essenza nel colore. La tridimensionalità infine raggiunta dalle sue opere possiede e trasmette un carisma realmente conturbante o per meglio dire, citando il genio della psicoanalisi, esse esercitano un fascino unheimlich, cioè familiare ma allo stesso tempo inquietante, come il ritorno del rimosso, magistralmente teorizzato da Sigmund Freud nel saggio sul Perturbante del 1919.

Nella scultura “Riposo dalla fuga in Egitto” Alberto trova la sua più alta enunciazione dell’arte affermando, con il massimo della responsabilità, tutta la bellezza e la prudenza espressiva. Vi immette la sua concezione di arte, la sua modernità espressiva, la sua freschezza di linguaggio e il suo desiderio di pace. Ne risulta un’opera di commovente intensità nella quale i chiari scuri della creta giocano un ruolo non certo trascurabile in questo allestimento di poesia.
Anna Malandrino – Ragusa sottosopra

A settembre del 2009 ho partecipato alla selezione per l’inserto in una pagina della rivista Arte Mondadori. Read More
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