Goodbye Glory Dreams – Alberto Criscione
Il lavoro di Alberto Criscione presenta un’identità ricolma di indizi nascosti tra le piaghe della terra cotta. Si tratta del messaggio di un artista con il suo personale e lungo trascorso ormai ben consolidato, questo si vede chiaramente anche semplicemente osservando la sua opera e soffermandosi a riflettere su di essa.
Nel ricreare la figura di Achille, l’artista segue i principi di un’arte molto particolare il cui uso prende piede intorno alla metà del ventesimo secolo. Si tratta di un espediente artistico già conosciuto: lo scultore si appropria di una immagine strappandola da un vaso archeologico per poi modificarla come avevano già fatto prima di lui artisti come Roy Lichtenstein o Sherrie Levine, dando così una nuova forma e un significato completamente diverso ad un lavoro già esistente.