scultura alberto criscione

Questa scultura lavora sui paradossi e sulle contraddizioni nel tentativo di trovare dei frammenti di conciliazione.
Il punto di partenza è un corpo classico di Venere, lavorato però con materiali contemporanei di origine industriale, come il polistirene, la resina e un’argilla modificata chimicamente.
Questo corpo è sorretto da un pezzo di legno ritrovato a mare, trasformato dal moto ondoso, dal calore del sole e del fuoco.
Il contrasto è creato dal lavoro lungo e silenzioso della natura e da quello frenetico e artificiale dell’uomo.
È perciò possibile creare un’armonia nell’unione di pratiche apparentemente opposte?
La ruggine che attanaglia il corpo di Venere, ci suggerisce che anche il tempo farà la sua parte nel lavorio incessante dell’uomo e che ogni cosa, naturale o artificiale che sia è soggetta al cambiamento.

Dimensioni: 58 x 30 x 14 cm (con la base in legno 62 x 35 x 20 cm)
Materiali: polistirene, resina epossidica, gesso, argilla autoindurente, ruggine vera, legno di riuso

Opera esposta in occasione di Acquaria 23:

“AcquAria – Featuring the sculpture habitat. Looking for the body” è la seconda edizione di una rassegna annuale di scultura a cura di Andrea Guastella, prodotta dallo Studio di Scultura M’arte e dall’Associazione Culturale Aurea Phoenix.
La mostra, in occasione della rassegna estiva “AcquAria”, sarà aperta fino al primo settembre 2023 nella galleria del primo anello e nel giardino esterno dell’Acquario Romano – Casa dell’Architettura e presenta le opere di sedici artisti: Elia Alunni Tullini, Alex Caminiti, Alberto Criscione, Davide Dormino, Alessia Forconi, Teo Martino, Marco Maschio, Fulvio Merolli, Elena Mutinelli, Matteo Peducci, Reinhard Pfingst, Giacomo Rizzo, Rosa Mundi, Emanuele Stifano, Filippo Tincolini, Antonio Tropiano.

Leggi il comunicato stampa

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