In questa pagina potrai esplorare i progetti di Alberto Criscione. In essa è contenuta una selezione di progetti di scultura, realizzati dal 2008 ad oggi. Troverai anche i link alle esposizioni collegate a ciascun progetto, residenze d’artista e tanto altro

Golem Revolution {2022}

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Presto conosceremo chi sono i nuovi Golem e cosa vogliono raccontarci.

Ecco alcune immagini in anteprima

Queste sculture sono disponibili da https://almareniart.it/

Supervacua{2022}

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Il percorso dei Supervacua trae spunto da immagini classiche (in genere torsi di stile ellenistico) ma si esprime attraverso il misticismo e l’humor-noir. Il primo trova un collegamento nella materia che si svuota, che si alleggerisce del superfluo e si prepara per un nuovo viaggio in cui è richiesta leggerezza d’animo. Per assolvere a questo compito è necessario rompere gli involucri ingombranti (da qui l’effetto craquelè). Il carattere ironico invece si nota in un piccolo dettaglio, disegnato o impresso sul sesso della scultura, raffigurante un simbolo moderno del riciclo, come a voler rappresentare la natura di tutte le cose: la trasformazione! Ma anche l’associazione delle opere d’arte a quelle di prodotti di consumo, tipica della nostra epoca.  Galleria Raffaello Palermo Shop Online

Simulacri Simulati{2021}

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Questa serie di sculture, ironizza sul mito contemporaneo dell’essere tecnologico che ha come obiettivo quello di portare l’uomo a divenire un ibrido hi-tech.

Il paradosso è il tentativo di sganciarsi dal mondo animale, pur rimanendo irrimediabilmente preda degli istinti.Le opere di questa collezione, sono disponibili su Galleria Raffaello Palermo Shop Online

Esposizioni

Ritornano le mostre, dopo mesi di sospensione pandemica… sono stati mesi in cui ho avuto modo di sperimentare tanto, cioè di fare un lungo ed intenso lavoro in studio.
Per me la sperimentazione è tutto, senza di essa non c’è evoluzione, non c’è la possibilità di trovare nuove strade.
È con questo approccio che ho sperimentato la Jesmonite (una specie di gesso sintetico atossico), ma anche nuovi tipi di grès semi-refrattario, materiali con cui ho realizzato le nuove  sculture, della serie Simulacri Simulati

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Congiunzioni{2020}

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Collezione di sculture, nate durante il periodo del lockdown. Sono stati momenti in cui ho avuto una visione di un’umanità spaventata, disiorientata che molto probabilmente ha preso consapevolezza, della fragilità su cui poggiavano le proprie certezze. Da questa frammentazione è nato un desiderio di ricongiungere gli aspetti più archetipici dell’essere umano, cioè animus e anima

Esposizioni

La nostra società è molto simile a una volta di pietre: cadrebbe, se le pie­tre non si sostenessero reciprocamente.
(Seneca)
Mi piace iniziare con questa frase di Seneca, perché si accosta perfettamente allo spirito che ha animato una iniziativa di solidarietà che ho deciso di intraprendere, in favore dell’associazione Bayty Baytik di Palermo. Bisogna dire che conoscevo già questa associazione da diversi anni e sapevo in che modo si spendono per aiutare le persone che vivono ai margini della società, spesso vittime di abusi o di pregiudizi.
Il loro impegno negli ultimi anni si è rivolto in particolare allo ZEN di Palermo (zona espansione Nord), quartiere dimenticatoio della città più grande della Sicilia.

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Ieropatie {2019}

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Sacro è ciò che è immutabile, che non è accessibile a nessuno (o forse solo a pochi eletti). Può dunque il “sacro” soffrire, provare emozioni? è un paradosso su cui ho voluto indagare nel progetto Ieropatie. La parola stessa deriva da una congiunzione di due parole greche Hieros e Pathos. In molte tradizioni, sia  esoteriche che essoteriche, il corpo umano è il territorio in cui il sacro si manifesta, eppure esso è soggetto a mutamenti continui, entra in risonanza con la trasformazione continua dell’Universo. Da qui la ricerca su forme cangianti, consunte, in continuo movimento.
Da questa serie sono scaturite tre (3) varianti diverse:

Anonymus Canonicus figure in posizione estatica, a metà strada tra il mito dell’ascensione e quella del dio legatore. Sono l’emblema di un mondo che muta in continuazione, ma la traccia che lasciano su questo mondo è silenziosa, non è eclatante, è misteriosamente legata al Tutto ed è in questo mistero che nuota, come avviene da millenni nel mare delle anime.

Delitti Archeologici sono eroi pieni di ferite. Sono legati al mito del viaggio dell’eroe alla ricerca di una comunicazione con l’ignoto. Come avviene dai tempi remoti, quando i primi uomini che cercavano un contatto con le stelle, dando loro nomi e figure che somigliavano ad immagini della natura o a divinità; anche in questo caso, l’eroe in questione cerca di entrare in contatto con l’elemento misterioso alla sua destra, ed è proprio in questa continua ricerca che si trova il senso del peregrinare dell’uomo sulla terra.

Playground Martyrs c’è sempre stato un mito dell’età dell’oro, così come un mito della decadenza. Ogni impero ha una fondazione, un momento di splendore e uno di declino. In questo gioco, l’uomo danza da sempre seguendo le sinusoidi cosmiche, quelle che portano alla gloria come alla devastazione. È nel centro di gravità permanente che l’uomo trova una stabilità, ma chi è capace di discernere se si tratta di una stabilità reale o illusoria?

Esposizioni

Sculture che accolgono con cruda verità. Le ha realizzate Alberto Criscione che espone la sua personale Ieropatie nel bellissimo scenario della Chiesa di San Bartolomeo, nel quartiere San Paolo di Ragusa Ibla.
All’opening di ieri pomeriggio in tanti si sono lasciati catturare da questi volti, dai loro corpi che parlano di umanità. Che sia ferita, persino morta, non importa: raccontano quel tentativo artistico ottimamente riuscito di Criscione, figlio d’arte, sin da piccolo istradato alla scultura, di rappresentare una sua ricerca intima: il rapporto dell’uomo di oggi con la trascendenza: quale materialità lascia.

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Si è conclusa la BIAS 2020 – Biennale Internazionale Arte Contemporanea Sacra e delle Religioni dell’Umanità
con un grande coinvolgimento di pubblico e di artisti espositori.

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Myth Reloaded {2016-2018}

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Un progetto che mi ha preso molto tempo, è stato Myth Reloaded che all’inizio avevo chiamato Kōmodia (trad. commedia), proprio per il suo carattere satirico. Parliamo di una serie di 12 sculture che raffigurano divinità della mitologia greca, in posizioni surreali, estremamente lontane da quelle che ricordiamo dagli studi classici. Sono perlopiù soggetti privati del loro aspetto eroico, quindi calati in contesti viziosi, ironici e per questo pieni di umanità.

Abbiamo Dioniso afflitto da un dubbio amletico: essere o non essere un dio?

Psiché che non riesce proprio a resistere alla voglia di aprire la scatola della bellezza, non riuscendo comunque a connettersi ad essa, per un problema tecnico!

C’è spazio anche per un Minotauro addolcito, che ha solo voglia di mostrarci cosa è in grado di fare con il filo di Arianna.

Poi Edipo che non sa come rispondere alla Sfinge e per questo si affida al suo tablet.

Giasone non trova aiuto in Athena, mentre viene divorato dal drago… purtroppo gli dei sono andati in vacanza…

Nella storia di Penelope e Ulisse si gioca una partita diversa, è la regina di Itaca ad catturare tanti piccoli Ulisse, finiti nella sua rete.
Icaro dal canto suo non sa proprio che farsene di quelle ali.

Mentre i Sileni sono andati in confusione: c’è chi crede di essere il pifferaio di Hamelin, in cerca di “followers” e c’è chi ha perso il contatto con la natura e adora qualcosa che è diventato invisibile agli occhi di tutti.

La vendetta si compie infine nelle Ninfe: le divinità più maltrattate della mitologia, si prendono la rivincita sugli dei che le hanno sottomesse per millenni. Trasformandosi così in una versione più contemporanea di Giuditta e Oloferne, ma sono riuscite a rivalersi nei confronti della prepotenza, o il loro gesto ha colpito solo una mera rappresentazione?

Esposizioni e Testi

«La terra come territorio riservato alla vita è uno spazio chiuso […]. È un giardino. Non appena enunciata, questa constatazione rinvia ogni umano, passeggero della Terra, alle proprie responsabilità […]. Eccolo divenuto giardiniere».
Gilles Clément
Questa frase del paesaggista francese Gilles Clément, è stato il leitmotiv per la collettiva Il Giardino dello Spasimo che si è svolta dal 7 all’11 giugno presso la chiesa Santa Maria allo Spasimo, a Palermo.
Uno spazio dal fascino decadente, capolavoro architettonico del XVI secolo, oggi sede di moltissimi eventi culturali.

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Si è svolta dal 28 settembre al 10 ottobre nel bellissimo atrio di Palazzo delle Aquile a Palermo.
Il palazzo, sede del municipio, si trova in piazza Pretoria – al secolo piazza Vergogna, per via della grande fontana in essa ubicata, corredata da moltissime sculture in marmo raffiguranti personaggi mitologici e storici, perlopiù ignudi.
Da qui deriva il nome della mostra Vergogna Ritrovata, ma anche da un concetto esteso alla società contemporanea, in cui provare vergogna per una malefatta è oggi cosa assai rara, soprattutto nelle sedi dove si esercita il potere.

 

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Il mito non sta nelle cose in sé, ma nel modo in cui esse vengono comunicate.
Erano gli anni ‘50 e Roland Barthes, nel suo saggio “Miti d’oggi”, ci sottoponeva una profonda riflessione sul rapporto tra comunicazione e mito analizzando la società contemporanea e la sua “capacità di trasformare il culturale in naturale”. Attraverso la comunicazione di massa, secondo Barthes, ciò che è stato artificialmente costruito diventa un elemento che appartiene indissolubilmente alla società.Alberto Criscione, con la mostra Myth Reloaded, ci riporta a riflettere sul legame tra mito e …

 

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La Sicilia storicamente e culturalmente è sempre stata legata al mare e, come spesso accade nelle località costiere, i termini marinareschi vengono usati anche per descrivere avvenimenti e situazioni; in quest’ottica il termine “maremoto” (u’ marimotu in dialetto siciliano) diventa sinonimo di stravolgimento, cambiamento e rivoluzione, aspetti che, ora più che mai, caratterizzano l’attuale situazione…

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u’ marimotu
Luigi Citarrella – Alberto Criscione – Roberto Rinella – Simone Stuto14 | 10 – 05 | 11 | 2016
Inaugurazione venerdì 14 ottobre dalle 19,00 alle 22,30
Evento a cura di Costantini Art Gallery – Milano
XXS Spazio Aperto al contemporaneo
Via XX Settembre, 13…

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Dal Caravaggismo a “Kalòs, la Sicilia dell’arte contemporanea”. Il progetto di valorizzazione dell’arte portato avanti dalle associazioni Lab_04 e Fiera Franca SS. Salvatore prosegue, e non può che farlo in “bellezza”. Il kalòs, il bello, è infatti il tema attorno al quale dialogano le opere della nuova mostra espositiva proposta, “Kalòs, la Sicilia dell’arte contemporanea”, dal 20 maggio al 3 giugno nella Chiesa di San Pietro a Marsala.
“La promozione dell’arte- dichiara Loredana Meo, Presidente dell’Associazione Lab_04- non può prescindere dalla scoperta e dalla valorizzazione del talento degli artisti. Da qui l’iniziativa Kalòs…

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Agorà {2014-2015}

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Agorà è stato il primo progetto che ho realizzato da quando sono andato a vivere a Palermo.
Questa città mi ha accolto a braccia aperte e, mi ha dato la possibilità di realizzare la mia prima mostra personale.
Come avrai notato, ho avuto sempre un forte legame con la mitologia greca.

Per me non è solo un modo di riconnettermi alle radici storiche della terra di Sicilia, ma soprattutto un bisogno di lavorare sui grandi archetipi che questa civiltà ha generato.
Questi archetipi sono validi ancora oggi, ce lo insegna Jung e tutta una lunga serie di parole greche che ancora usiamo per definire molti aspetti della nostra vita.

Questo progetto in particolare, è incentrato su immagini del teatro antico, ma le pose dei personaggi rispecchiano comportamenti molto contemporanei.
Poiché ogni figura è collegata ad aspetti della vita sociale moderna.
Neanche a dirlo, anche qui lo humor-noir che spesso caratterizza le mie opere, svolge un ruolo fondamentale.

Esposizioni e Testi

Αgorà, in greco antico si scriveva così: ἀγορά, ed era «la piazza».

Oggi la piazza è un luogo ampio dove si può posteggiare più facilmente; oppure è, al contrario, un luogo interdetto al traffico, che si attraversa di corsa, senza soffermarsi né guardare, anche se ci sono cose belle da vedere.

O ancora, è un luogo in cui si protesta tutti insieme, uniti da una sola causa ma senza guardarsi gli uni con gli altri perché non serve: basta essere «uniti contro». Si è ciechi, oggi, nelle piazze.
Ma un tempo la piazza era «il luogo».
Per capire bene cos’era, bisogna andare alla ricerca dell’Albero delle Radici…

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Ci siamo quasi! Manca poco al completamento delle sculture che saranno in mostra dal 20 marzo 2015 nei locali dell’associazione Neu [Nòi] in Via Alloro 64 a Palermo.
È stato un percorso relativamente lungo, da novembre ad oggi, in cui ho constatato che lanciarsi anima e corpo in un progetto alla fine ripaga. Un po’ come diceva Goethe “La vita non ti risponde se non nella misura in cui ti abbandoni ad essa”.Personalmente sento di aver guadagnato davvero tanto nelle relazioni umane, attraverso connessioni, sincronie, oltre ad aver arricchito ovviamente la mia cultura e professionalità…

 

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«Bisogna fare della propria vita come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui.» È un aforisma attribuito a Gabriele D’Annunzio, ma a leggerlo sembra disegnare il modello di un abito su misura per Alberto Criscione, autore delle sculture Agorà per la prima volta in mostra a Palermo il 20 marzo 2015.

Queste opere segnano una mèta fondamentale nell’evoluzione personale e professionale di un artista che negli anni ha cercato, caparbiamente, il proprio segno distintivo, la sua particolarità stilistica…

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Golem People {2008-2010}

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I Golem People hanno segnato il passaggio dagli anni dell’apprendistato a quelli della ricerca di uno stile personale.
Queste figure furono inizialmente immaginate come illustrazioni. Sono immagini oniriche, surreali, beffarde, poi trasformate in figure tridimensionali.
Questo nuovo inizio per me fu un tentativo di discostarmi dalla tradizione e devo dire che qualche piccola soddisfazione me la diedero, poiché furono pubblicati su Arte Monddori nel numero di settembre del 2009

Pubblicazioni

Il processo creativo di Alberto Criscione trasforma la visione dapprima in disegno e poi in scultura: dalla bidimensionalità del bozzetto l’artista estrae la forma plasmandola, per poi ricercare la sua vera essenza nel colore. La tridimensionalità infine raggiunta dalle sue opere possiede e trasmette un carisma realmente conturbante o per meglio dire, citando il genio della psicoanalisi, esse esercitano un fascino unheimlich, cioè familiare ma allo stesso tempo inquietante, come il ritorno del rimosso, magistralmente teorizzato da Sigmund Freud…

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La pagina pubblicata su Arte Mondadori, nel settembre del 2009.

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