(testo Michelangelo Pavia, foto Giuseppe Mazzola)
Il mito non sta nelle cose in sé, ma nel modo in cui esse vengono comunicate.
Erano gli anni ‘50 e Roland Barthes, nel suo saggio “Miti d’oggi”, ci sottoponeva una profonda riflessione sul rapporto tra comunicazione e mito analizzando la società contemporanea e la sua “capacità di trasformare il culturale in naturale”. Attraverso la comunicazione di massa, secondo Barthes, ciò che è stato artificialmente costruito diventa un elemento che appartiene indissolubilmente alla società.
Alberto Criscione, con la mostra Myth Reloaded, ci riporta a riflettere sul legame tra mito e comunicazione nel mondo contemporaneo, invitandoci a soffermarci sulla visione dei dettagli delle sue opere abbandonando la visione iniziale del mito e scoprendo in questi soggetti donne e uomini contemporanei. Ritroviamo noi stessi, la nostra voglia di apparire, di evadere, il nostro smarrimento, il nostro odio, i nostri dei.
La mostra Myth Reloaded è un viaggio attraverso dieci narrazioni scultoree in cui specchiarsi, riflettendo sulla nostra quotidianità. Il rimando continuo alla memoria dei grandi classici e al dubbio complessivo sul nostro essere parte della narrazione di qualcuno o di una realtà.
Il lavoro compositivo di Alberto Criscione è frutto di un lento processo elaborativo che, da un impulso istintivo che immediatamente prende forma in bozzetti e schizzi, diventa poi una forma scultorea in cui emergono i dettagli che caratterizzano l’opera, creando quel legame con il fruitore.
Dio e mito sono nei dettagli.
Myth Reloaded è una della quattro mostre di TЯACK – Sentiero d’arte.
Potete visitare le altre tre esposizioni
– Karen Knorr | Migrations – curata da Niccolò Fano
église – Palermo, via dei Credenzieri
Inaugurazione lunedì 18 giugno – ore 19.30
– Iolanda Carollo & Riccardo Scibetta | Êdicola
Spazio Edicola – vicolo del Caccamo all’Alloro 10
– Riccardo Scibetta | Testimonial
MYOP – vicolo del Caccamo all’Alloro 12